Apri il tuo profilo LinkedIn. Guarda il numero sotto la voce “Contatti”. 500+? 1000+? 5000+? Impressionante. Ma ora, rispondi onestamente a questa domanda: se domani avessi un problema serio, se avessi bisogno di un consiglio spassionato, di un’introduzione chiave, di un aiuto concreto, quante di quelle persone alzeresti davvero il telefono per chiamare? E quante risponderebbero?
La dura verità è che per molti professionisti, LinkedIn (e il networking in generale) è diventato un gioco di accumulo. Una gara a chi ha più contatti, una collezione di figurine digitali che gonfia l’ego ma non porta valore reale. Abbiamo trasformato la costruzione di relazioni in una “caccia al contatto”, dimenticandoci che un numero non è una relazione.
Un network “caldo”, attivo e di valore non si misura in quantità, ma in qualità. Non è una lista di nomi, ma una rete di persone con cui esiste un rapporto di fiducia reciproca, stima e, soprattutto, generosità. È un ecosistema in cui si dà prima di ricevere, in cui ci si supporta a vicenda, in cui le opportunità nascono spontaneamente dalle connessioni autentiche.
Passare da una “collezione fredda” a una “rete calda” non è difficile, ma richiede un cambio di mentalità e un approccio strategico. Ecco i pilastri fondamentali.
1. Il mindset della generosità. Smetti di chiedere, inizia a dare
L’errore più comune nel networking è approcciare gli altri pensando: “Cosa posso ottenere da questa persona?”. Questo atteggiamento si percepisce a chilometri di distanza e crea solo diffidenza. Il vero networking strategico ribalta la domanda: “Come posso essere utile a questa persona?”.
Prima di chiedere un collegamento, prima di inviare un messaggio, chiediti:
- Posso condividere un articolo che potrebbe interessarle?
- Posso presentarle qualcuno che potrebbe esserle utile?
- Posso commentare un suo post in modo costruttivo e intelligente?
- Posso offrirle un “favore da 5 minuti” (es. un feedback su un’idea, la segnalazione di un evento)?
Dare valore senza aspettarsi nulla in cambio è il modo più rapido per costruire fiducia e diventare una persona che gli altri vogliono avere nella loro rete.
2. La qualità sulla quantità. Scegli chi avere intorno
Non devi essere collegato a tutti. Anzi. Una rete più piccola ma composta da persone realmente rilevanti per te è infinitamente migliore di una rete enorme ma generica.
- Identifica i tuoi “nodi” strategici. Sulla base dei tuoi obiettivi e del tuo pubblico target, chi sono le persone chiave che dovresti conoscere? Non solo potenziali clienti, ma anche influencer del settore, potenziali partner, persone che ammiri e da cui puoi imparare.
- Personalizza ogni contatto. Basta con le richieste di collegamento vuote. Scrivi sempre due righe personalizzate. Dimostra di sapere chi è quella persona, perché vuoi connetterti e, se possibile, offri già un piccolo spunto di valore.
3. La costanza del giardiniere. Coltiva le relazioni nel tempo
Una rete non si costruisce e poi si abbandona. Va coltivata. Come un giardino.
- Interagisci in modo intelligente. Non limitarti a mettere “like”. Commenta i post delle persone nella tua rete in modo argomentato. Condividi i loro contenuti se li trovi validi. Partecipa alle discussioni. Fatti vedere, ma fallo portando valore.
- Fai follow-up strategici. Hai conosciuto una persona interessante a un evento? Le hai inviato il collegamento? Bene. Ma non finisce lì. Dopo qualche settimana, inviale un messaggio privato con un contenuto di valore che potrebbe interessarle, o semplicemente chiedile come sta andando quel progetto di cui ti aveva parlato.
- Crea un “sistema” per rimanere in contatto. Non devi ricordare tutto a memoria. Usa un semplice CRM, un foglio Excel o anche solo dei promemoria sul calendario per ricordarti di ricontattare le persone chiave ogni tot mesi, anche solo per un saluto.
4. Porta le relazioni offline (quando possibile)
Il digitale è utilissimo per creare e mantenere i contatti, ma la vera profondità di una relazione si costruisce spesso offline. Un caffè, un pranzo, un incontro a un evento possono trasformare un contatto digitale in un alleato reale. Non sottovalutare il potere di un incontro di persona.
Costruire una rete di valore non è un’attività da fare “quando hai tempo”. È parte integrante del tuo lavoro. È l’assicurazione sulla tua carriera. Perché, in un mondo sempre più connesso ma spesso superficiale, sono le relazioni autentiche a fare davvero la differenza.
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E ora, la discussione si sposta su LinkedIn. Qual è l’azione più “generosa” che hai fatto di recente per qualcuno nella tua rete, senza aspettarti nulla in cambio?










